Oggi la sfida del comparto energia si gioca tutta sulle rinnovabili, ovvero le fonti naturali inesauribili da cui si può ricavare energia senza arrecare danni all’ambiente.

Producendo energia da sole, vento, acqua e terra si può ridurre la dipendenza da fonti inquinanti e finite come quelle fossili (carbone, gas naturale e petrolio) in favore di quelle pulite e infinite (fotovoltaico, eolico, solare, biomasse, idroelettrico) con importanti ricadute sull’ambiente, sull’economia e sulla società.

Oltre a promuovere la sostenibilità tra la popolazione, è necessario investire nella diffusione degli impianti di produzione da energie rinnovabili, nell’ottimizzazione della tecnologia per diminuire i costi e aumentare l’efficienza, e nella stabilizzazione della rete.

Molti Paesi si sono mossi in questa direzione e l’UE è una delle realtà più impegnate su questo fronte.

L’obiettivo ultimo in Europa su questo tema è la completa decarbonizzazione, ovvero l’abbandono completo delle fonti fossili, entro il 2050, per contrastare il riscaldamento globale e tutelare l’ambiente per le generazioni future.

A questo fine sono state proposte varie forme di incentivazione all’introduzione di soluzioni green, specie nel comparto dell’energia, e obblighi per gli Stati membri.

Su questo tema l’Italia rappresenta un esempio virtuoso: la soglia di produzione da fonti Green per il 2020 è stata superata con anticipo sulla scadenza e nel 2019 il nostro Paese ha coperto il 18% del suo fabbisogno con energia pulita.

La decarbonizzazione però non coinvolge solo i grandi impianti statali: cittadini e imprese possono installare impianti, principalmente fotovoltaici, per l’autoproduzione energetica e il loro numero continua a crescere.

Ciò è il risultato di una maggiore coscienza ambientale, degli incentivi statali e dei vantaggi economici derivanti dalla produzione autonoma dell’energia al posto di pagarla dalla rete.

Le realtà che operano in questo settore stanno investendo in ricerca e sviluppo per proporre soluzioni sempre più efficienti e sostenibili per la produzione e l’integrazione degli impianti.

Per esempio, i sistemi di accumulo fotovoltaico permettono di immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli, ma non immediatamente consumata, per utilizzarla in un secondo momento, quando il fabbisogno elettrico è maggiore o l’impianto è inattivo (di notte o in caso di maltempo). In questo modo si sfrutta pienamente la capacità produttiva dei pannelli fotovoltaici e si migliorano le proprie prestazioni.

Questi sistemi, quindi, agiscono sostanzialmente come batterie e, come le batterie, a un certo punto iniziano a registrare cali nelle loro performance e nello specifico nella loro capacità di accumulo.

Per evitare che esse stesse diventino un problema ambientale come rifiuti, è possibile rigenerarle e donare loro una seconda vita, estendendo il loro contributo alla causa delle rinnovabili.

CR&C opera nel comparto delle energie rinnovabili mettendo a disposizione il suo know how.

In particolare è coinvolta in alcuni progetti focalizzati alla rigenerazione dei sistemi di accumulo utilizzati nell’ambito delle energie rinnovabili  tra cui quelli per impianti fotovoltaici, monopattini, bici elettriche, ecc…

Inoltre, CR&C stessa promuove questa forma di energia pulita e rispettosa dell’ambiente grazie ai pannelli fotovoltaici installati sul tetto della nostra sede.

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