Il remanufacturing, l’economia circolare che fa crescere l’industria italiana

Lo sviluppo tecnologico comporta un’accelerazione dell’obsolescenza di un dispositivo, spesso portando alla sua prematura sostituzione in favore di un modello più moderno e performante: ciò accade sia tra i consumatori (pensiamo alle nuove generazioni di smartphone sempre più ravvicinate le une alle altre), sia, e forse soprattutto, nelle imprese, che devono rimanere sempre al passo coi tempi per conservare la propria competitività in un mercato in continua evoluzione.

Questo fenomeno, tuttavia, presenta vari problemi e non solo di natura economica: se le apparecchiature sostituite non vengono gestite adeguatamente si continueranno a generare rifiuti con gravi conseguenze sociali e ambientali. Un dispositivo obsoleto, però, ha ancora molto da offrire, se sottoposto a una serie di interventi di remanufacturing.

Il remanufacturing consiste nell’individuare le risorse recuperabili da un vecchio dispositivo e integrarle in uno nuovo. Il processo prevede l’analisi e il testing dei sistemi dell’apparecchiatura da rottamare per identificare quelli recuperabili, che vengono smontati dal macchinario originale; le loro componenti vengono, a seconda dei casi, rigenerate o sostituite, e il sistema recuperato viene, previ test di ammissibilità, integrato in un altro dispositivo.

Questo approccio porta importanti benefici in molti settori: quello aeronautico e automobilistico sono quelli che vi fanno più ricorso, ma non è da sottovalutare il potenziale del remanufacturing nella manifattura, specie considerando lo sviluppo di questo mercato in Italia.

L’Italia è, infatti, uno dei leader nella realizzazione di macchine utensili, il quarto al mondo nel 2018; contemporaneamente, il parco macchine del nostro Paese ha un’età media particolarmente alta, 13 anni nel 2015. In questo contesto, il remanufacturing assume un ruolo di grande rilevanza per valorizzare uno dei tanti punti forti dell’economia italiana.

L’OEM o società specializzate nella rigenerazione di componenti elettroniche possono occuparsi di interventi di riparazione e sostituzione delle apparecchiature vecchie, creando uno stock di componenti rigenerate da reimmettere sul mercato in successive operazioni di remanufacturing; è anche possibile ristrutturare queste componenti per aggiungere nuove funzionalità rispetto a quelle originali, per esempio integrando elementi IoT per l’Industry 4.0.

Il risultato è quello di ridurre la generazione di rifiuti e le spese per l’acquisto di macchinari ex novo, estendendo la vita di quelli già in proprio possesso e rimanendo sempre al passo con le tecnologie più aggiornate. Perché ciò abbia successo, però, è necessario affidarsi a una realtà con le competenze più adatte.

CR&C offre servizi di riparazione e rigenerazione della maggior parte degli apparati presenti nel mercato delle telecomunicazioni, dell'energia e dell’industria in generale: il nostro portafoglio comprende migliaia di diversi tipi di unità e il nostro magazzino è dotato di un ampio stock di pezzi di ricambio nuovi e ricondizionati appartenenti ai principali OEM, permettendoci di accorciare significativamente i tempi di intervento. Contattaci per maggiori informazioni.

Il remanufacturing, l’economia circolare che fa crescere l’industria italiana

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