Come siamo arrivati all’Industria 4.0 e dove stiamo andando

Il termine Industria 4.0 indica, come facilmente intuibile per chi ha familiarità con l’informatica, la quarta generazione del sistema industriale umano.

Si possono infatti individuare tre momenti precedenti a quello che ora stiamo vivendo.

Il primo risale al 1784 ed è meglio noto come Rivoluzione Industriale, che ha segnato il passaggio dal lavoro manuale a quello meccanizzato grazie all’introduzione di macchine a vapore capaci di velocizzare e potenziare la produzione.

L’Industria 2.0 o Seconda Rivoluzione Industriale segna un nuovo momento di evoluzione tecnologica basato sull’introduzione di nuove fonti energetiche, ovvero l’elettricità e il petrolio. Nel 1870 inizia così un secondo momento di meccanizzazione della produzione che porterà alla nascita della catena di montaggio, incrementando sensibilmente la capacità produttiva.

Un secolo dopo, nel 1970, i progressi dell’informatica raggiungono anche il mondo dell’industria, dando vita all’Industria 3.0. La prima generazione di apparecchi non solo incrementa le possibilità di automazione e la qualità della produzione, ma introduce anche nuovi modelli di organizzazione del lavoro, nuove possibilità di diversificazione e nuovi processi.

Gli anni 2000 sono segnati da un’intensa accelerazione tecnologica: nascono nuove innovazioni a ritmo continuo, che trovano applicazione anche nel settore industriale. Gradualmente questi progressi si sommano fino al punto in cui i precedenti modelli non sono più applicabili alla realtà delle aziende.

Automazione e interconnessione sono i nuovi vettori lungo cui si sviluppa l’Industry 4.0, creando così reti, con nodi anche distanti, capaci di comunicare, condividere informazioni, collaborare e coprire tutta la filiera.

La nascita dell’Industria 4.0 viene fatta risalire al 2011, poiché è in quell’anno che è stato usato per la prima volta questo termine, ma è difficile stabilire uno spartiacque realistico in un processo evolutivo così continuo.

L’Industria 4.0 è oggi il modello a cui devono adeguarsi le imprese. Secondo l’Osservatorio Industria 4.0 del Polimi, nel 2019 in Italia il valore di questo settore ha raggiunto i 3,9 miliardi di euro, con un aumento del 22% rispetto al 2018 e del 300% dal 2015; il Covid non ha bloccato questo trend con il 63% delle imprese manifatturiere ha addirittura accelerato il supporto alla produzione intelligente di un terzo.

Tuttavia, il 27% delle imprese che hanno avviato queste iniziative si è arenata nella fase pilota, evidenziando difficoltà nella scalabilità, mentre il restante 73% ha introdotto le innovazioni 4.0, ma rimanendo entro i limiti di un approccio sperimentale.

Per incentivare maggiormente l’evoluzione industriale italiana, il Nuovo Piano Transizione 4.0 offre agevolazioni in forma di credito per investimenti in questa direzione.

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